Diabete
Questa è la causa più frequente di neuropatia nei Paesi sviluppati e colpisce circa la metà della popolazione diabetica. Solitamente si manifesta con una iniziale sensazione di bruciore, prurito o di ridotta sensibilità nei piedi e nelle mani. Il diabete causa tuttavia diversi tipi di neuropatie, che spaziano dalla polineuropatia sensitiva delle piccole fibre a quella autonomica o alla paralisi dei muscoli oculomotori per citarne alcune.
Cancro
Alcuni tipi di cancro come il linfoma e la gammopatia monoclonale sono cause frequenti di neuropatie. Anche alcuni trattamenti medici come la chemioterapia possono danneggiare i nervi, causando spesso delle alterazioni della sensibilità nelle regioni distali degli arti. I sintomi variano dal bruciore alla sensazione di puntura di aghi, al formicolio, e a volte sono accompagnati da instabilità posturale e perdita di equilibrio. Anche sintomi “negativi," come la ridotta sensibilità, sono frequenti. I possibili meccanismi alla base della neuropatia periferica secondaria a chemioterapia includono lo stress ossidativo, l’infiammazione, il danno indotto ai mitocondri e alle altre strutture all’interno della cellula fondamentali per la generazione di energia e il trofismo dei tessuti. Si osserva grande variabilità nelle manifestazioni della neuropatia in questi soggetti. Si pensa attualmente che variazioni geniche o “polimorfismi” dei geni possano incidere su una possibile predisposizione dell’individuo a sviluppare la sintomatologia sopra descritta durante il trattamento chemioterapico.
Carenza di vitamine
Deficit di vitamine in particolare del gruppo B (B1, B6 e B12) sono cause frequenti di neuropatia. Queste vitamine infatti sono importantissime nel metabolismo dei tessuti nervosi e una loro mancanza nell’apporto nutrizionale può avere effetti deleteri sul funzionamento delle fibre nervose. Carenze nutrizionali possono verificarsi per disturbi dell’alimentazione (anoressia, bulimia), durante la gravidanza, in seguito al trattamento con farmaci, per esempio contro la tubercolosi, malassorbimento a livello del tratto gastrointestinale (bypass gastrico, resezione di un tratto dell’intestino, celiachia, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, malattia del fegato o del pancreas).
In realtà, nonostante sia meno frequente, anche un eccesso di vitamine può in alcuni casi determinare una neuropatia, come nel caso della vitamina B6. Questa viene infatti talvolta aggiunta nella composizione di rimedi omeopatici o negli energy drinks e, se assunta in quantità eccessiva, può contribuire al danneggiamento del nervo così come una sua carenza.
Abuso di alcol
Il danno al sistema nervoso indotto dall’alcol è soprattutto legato alla malnutrizione che complica frequentemente il quadro clinico di chi è affetto daalcolismo portando adeficienza di vitamina B e altri nutrienti utili al funzionamento del sistema nervoso. Studi recenti suggeriscono che un modico consumo di alcol in specifiche categorie di pazienti, come nelle donne non affette da malattia tumorale o diabete, potrebbe addirittura aiutare a prevenire lo sviluppo della neuropatia.
Malattie autoimmuni
In questo caso le difese naturali del nostro organismo, il cosiddetto sistema immunitario, si rivolgono contro i nostri stessi tessuti o organi. A volte, si tratta proprio del sistema nervoso che viene preso come “target” dalle cellule che in realtà dovrebbero difenderci dagli agenti esterni. Esempi di malattie autoimmuni che colpiscono il sistema nervoso sono la sindrome di Guillain-Barrè, la polineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante, la sindrome di Sjögren, la neuropatia motoria multifocale, il lupus, l’artrite reumatoide, la sarcoidosi, le vasculiti e molti altri.
Neurotossine
Alcuni agenti chimici sono in grado di danneggiare e compromettere la funzionalità dei nervi. Tali sostanze tossiche includono il ferro, il mercurio, l’arsenico, il cadmio, la tossina tetanica e quella botulinica, alcuni pesticidi e sostanze chimiche industriali. La quantità di tali sostanze è determinante in quanto un eccesso di sostanze altresì innocue o benefiche per il nostro organismo, come lo zinco e la vitamina B6, possono danneggiare le cellule del sistema nervoso.
Farmaci
I farmaci chemioterapici, alcuni antiepilettici e farmaci anti HIV (didanosina e stavudina), le statine e diversi antiipertensivi così come alcuni antibiotici possono causare neuropatia periferica.
Infezioni
Raramente, alcune infezioni virali e batteriche possono contribuire all’insorgenza di neuropatia, sia direttamente che indirettamente. In alcuni casi gli anticorpi che si sviluppano a seguito di un’infezione per combattere l’agente patogeno attaccano le normali cellule del nostro organismo, incluse quelle delle fibre nervose. Nei Paesi tropicali, per esempio, la lebbra è una delle cause più frequenti di neuropatia. Almeno il 10% dei pazienti con da HIV sviluppano neuropatia, talvolta anche a seguito dell’utilizzo di farmaci per la terapia. Casi di neuropatia si riscontrano anche a seguito di infezione da epatite C, varicella-zoster (il cosiddetto “fuoco di Sant’Antonio”), difterite, virus West Nile, virus Epstein-Barr e malattia di Lyme.
Trauma o compressione
Una causa comune di danno alle fibre nervose è il trauma fisico causato per esempio da cadute, attività sportiva o interventi chirurgici. La funzionalità dei nervi può anche essere compromessa dalla pressione esercitata sugli stessi da altre strutture. Per esempio, quella che viene comunemente definita “sciatica” altro non è che la compressione della radice del nervo a livello della colonna vertebrale a causa della degenerazione dei dischi intervertebrali. Ne consegue dolore e alterata sensibilità ad una o entrambe le estremità inferiori. Un altro esempio è la sindrome del tunnel carpale, in cui il nervo mediano viene compresso a livello del polso, soprattutto in concomitanza con attività che sollecitano questa parte del corpo come per esempio scrivere a computer o usare strumenti quali il martello. Anche masse tumorali, cicatrici, osteofiti (speroni ossei) o gessi troppo stretti possono comprimere le fibre nervose e danneggiarle.
Cancro
Il linfoma e la gammopatia monoclonale (un’alterazione delle proteine del sangue) possono causare neuropatia. Come descritto precedentemente, alcune medicine quali quelle utilizzate per la chemioterapia possono esse stesse compromettere la funzionalità dei nervi.
Cause genetiche/ereditarie
La maggior parte delle neuropatie su base ereditaria si manifesta per la prima volta in età infantile. Spesso queste sono causate da anomalie riguardanti le proteine necessarie alla produzione della mielina (la sostanza che riveste alcune fibre nervose). In altri casi, la causa è da ricercarsi in un difetto del metabolismo che genera un accumulo di sostanze tossiche. Esempi includono la malattia di Charcot-Marie-Tooth, la malattia di Fabry, la leucodistrofia metacromatica e la malattia di Krabbe. Recenti studi hanno dimostrato che anche proteine difettose a livello della membrana cellulare, dovute ad alterazioni genetiche, possono causare dolore neuropatico attraverso un’alterazione chimica dell’ambiente intra ed extra-cellulare. In altri casi, una maggiore eccitabilità delle cellule nervose, sempre dovuta a difetti genetici, può determinare nel paziente la sensazione di dolore anche in assenza di un vero stimolo fisico. Nel caso in cui la presentazione clinica del paziente suggerisca una base genetica/ereditaria del disturbo, si possono considerare eventuali test genetici specifici per la patologia sospettata.
Altre condizioni mediche
Altre cause di neuropatia periferica possono essere l’amiloidosi e alcune patologie a carico del fegato, della tiroide e del rene.