Studi recenti hanno dimostrato l’importanza, per la nostra salute, di un adeguato riposo notturno da diversi punti di vista. Un sonno non ristoratore è stato associato sia al dolore cronico che alla neuropatia in diversi modi. Ne è un esempio la sindrome delle gambe senza riposo, un tipo di neuropatia che causa un disturbo del sonno in cui il paziente affetto avverte la necessità impellente di muovere le gambe al momento di coricarsi. Questo comporta una riduzione delle ore di sonno e della qualità dello stesso, che coinvolge spesso, oltre al paziente, anche il suo partner..
Un’altra associazione è stata dimostrata tra neuropatia diabetica e aumentato rischio di apnee notturne. Quest’ultima consiste in una interruzione temporanea dell’atto respiratorio durante il sonno che diminuisce l’apporto di ossigeno al nostro corpo e causa ripetuti risvegli durante la notte. Alcuni pazienti si svegliano anche dozzine di volte ogni notte per pochi istanti, pertanto ciò causa un netto peggioramento della qualità del sonno.
Un recente studio ha inoltre dimostrato come l’”eccessivo mioclono frammentario," un disturbo che si manifesta con crampi e contrazioni muscolari involontarie durante la notte, sia associato a un rischio maggiore di neuropatia. Per questo è consigliabile, qualora sia presente da parte del medico il sospetto di questa patologia, l’esecuzione di un test del sonno chiamato polisonnografia.
È dunque importante che i pazienti affetti da neuropatia riferiscano al proprio medico la presenza di eventuali disturbi del sonno o di una maggiore affaticabilità, dal momento che spesso si tratta di condizioni migliorabili attraverso trattamento specifico. Alcuni farmaci, come la nortriptilina o il gabapentin, sono in grado di alleviare il dolore neuropatico e i disturbi del sonno per alcuni pazienti.